Il bordo del mondo by Giovanni Gusai

autore:Giovanni Gusai [Gusai, Giovanni]
La lingua: ita
Format: epub
editore: SEM

Un presente

È trascorsa quasi una settimana dal trasloco, due giorni dal momento in cui Giuseppina Serra ha dato fondo alla sua profonda determinazione e ha ucciso quello che restava dei sentimenti per il marito. La nuova casa è in ordine, le scatole sono state messe da parte e donate al comitato della festa, lei ed Elène cominciano a muoversi con la disinvoltura che si conquista solo nel frequentare abbastanza a lungo uno spazio. Tendono la mano e trovano la maniglia del cassetto, conoscono la distanza della tapparella dal davanzale, ruotano i rubinetti e ottengono immediatamente la temperatura ideale dell’acqua, sanno come stendersi sul materasso per prendere sonno senza fatica. Con questa naturalezza appena conquistata, simile a una specie di serenità, Giuseppina traffica in cucina da giorni. Era stata interrotta proprio dall’incursione del marito, mentre già si cimentava con l’esperimento di una torta di compleanno da regalare alla famiglia di Battista. Una prova di buon vicinato che andava avanti da ore tra montature a neve, temperature controllate, creme e farciture. Giuseppina Serra, biologa, docente di scienze, ha sempre relegato l’arte culinaria a una tecnica di sopravvivenza applicata al quotidiano. Sapeva di dover mangiare e non ha opposto resistenza alla necessità. Si è accontentata di un sintetico ricettario personale e l’ha consultato ogni giorno, alternando una dozzina di piatti, tutti di semplice realizzazione. Elène è venuta su bene, dice, e questo coincide con la sua idea di adeguatezza ai fornelli. Quando una cambia vita, però, deve dare anche a se stessa dei segni tangibili dell’avvenuto cambiamento. Piuttosto che tagliare i capelli o tatuarsi, ha varcato la soglia dell’arte culinaria, e ha deciso di cominciare il suo viaggio con una torta di mele. Al netto della riuscita del dolce, se Battista Mannale comprendesse l’entità dello sforzo, dovrebbe oggettivamente considerare la sua torta di compleanno come il regalo più prezioso.

Il risultato assomiglia decisamente alla foto della torta di mele nel manuale di pasticceria comprato per l’occasione. Alla voce preparazione diceva “facile”. Elène sa quanto iniqua fosse quella dicitura. Di fronte alla doratura delle fette di mele tutte regolari, spennellate dell’emulsione di acqua e zucchero e ora piacevolmente caramellate, constatando la soffice compattezza dell’impasto e il suo profumo, osservando le caotiche cataste di utensili, la farina sparsa ovunque, la scorza di limone ancora appiccicata alla grattugia e l’aroma d’agrume nell’aria, le fruste incrostate, il forno ancora aperto e la conseguente temperatura insostenibile, non può che giudicare sua madre come la campionessa mondiale del campionato di resistenza, reazione e determinazione.

«Bravissima, ma’.»

«Ne ho buttate altre tre. La prima era immangiabile. E ho speso una fortuna in ingredienti, la signora dell’emporio avrà iniziato a pensare che stiamo progettando di farle concorrenza.»

«Sono molto orgogliosa di te.»

«Grazie, figlia mia» sorride lei stravolta. «Che dici, ci cambiamo e andiamo?» Slaccia il grembiule, lo lancia sulla credenza e scompare.

Elène si mette alla finestra e accende una sigaretta.

Indossa un vestito blu a pois bianchi e dei sandali abbinati. Chiunque entri in cucina la prende in braccio, la tiene stretta a sé e la bacia sulle guance.

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